sabato 25 aprile 2009

Anche se tutti....noi NO!



Noi rifiutiamo l'antifascismo, rifiutiamo l'idea che italiani debbano contrapporsi ad altri italiani, rifiutiamo l'idea che l'Italia debba celebrare una divisione e una sconfitta. Fascismo non è antitesi di libertà, non è terrore, non è regresso. Nessun paese può sperare di vivere a lungo in pace e progresso se non è capace di affrontare il proprio passato serenamente, non si può imporre la morale dei vincitori, non si possono esaltare i loro ideali e presentare il tutto come "valori universali", gli italiani non si riconoscono in massa nell'antifascismo, non è su questo punto che si può costruire una nazione unita. Riposti nei cassetti i fazzoletti rossi, dimenticati i discorsi di vecchi traditori e nuovi imbonitori, resta un'Italia divisa, un'Italia antica di secoli e non nata dalla cosiddetta "resistenza", consegnata dal 25 aprile di sessantaquattro anni fa alla schiavitù delle potenze atlantiste. La nostra voce grida la ribellione, la nostro voce è grido di libertà.

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